Come comitato promotore regionale UP Lombardia siamo in questi giorni impegnati nella diffusione e organizzazione del nostro progetto, in particolare con le assemblee territoriali, la raccolta firme sulle LIP e da ultima la nostra presentazione alle suppletive per il Senato a Monza.
Da parte delle compagne e dei compagni impegnati in tutto questo viene oggi una richiesta di chiarezza sul futuro di UP, che facciamo nostra.
Abbiamo seguito le iniziative e gli appelli di Michele Santoro per una lista pacifista alle elezioni europee, che hanno coinvolto anche il nostro portavoce nazionale.
È sicuramente positivo che si provi a mettere il tema del no alla guerra al centro del confronto politico e che lo facciano altri oltre a noi, che su questi siamo nati.
Tuttavia quando si parla di elezioni e formazioni politiche entrano in campo altri fattori.
Siamo favorevoli a tentare di costruire una alleanza elettorale per le europee fondata sul no alla guerra, alla NATO e alla economia di guerra. Una alleanza tra pari con il movimento di Santoro e con altre forze che vogliano partecipare, nella assoluta trasparenza delle scelte, con la visibilità delle rispettive autonomie, di cui è simbolicamente espressione il nostro simbolo.
Siamo invece contrari a far confluire UP nel progetto di un altro, ennesimo, soggetto politico. Questa scelta porterebbe nei fatti allo scioglimento di UP, al di là delle intenzioni e delle dichiarazioni individuali.
Su questo chiediamo che il coordinamento nazionale e il gruppo fondatore facciano rapida chiarezza.
Anche perché finora sulle europee ci sono state solo prese di posizione personali e nessuna di UP in quanto tale.
Quindi chiediamo che UP esca urgentemente con un proprio comunicato sulle scelte per le elezioni europee, visto che tutti gli altri sono già in moto e solo noi siamo, su questo, fermi.
Un abbraccio
Mara Ghidorzi
Domenico Finiguerra
Giorgio Cremaschi