Al Portavoce Luigi De Magistris

Alla cabina di regia

Al Coordinamento Nazionale di Unione Popolare

Care compagne e cari compagni,

viviamo un momento storico in cui la guerra sta diventando la cifra delle relazioni tra i popoli, l’emergenza climatica mette a rischio la vita sul pianeta, le pandemie colpiscono le popolazioni mentre vengono smantellati i sistemi sanitari pubblici.

La guerra in Ucraina è una parte della guerra a pezzi, finalizzata al dominio mondiale, perseguito in primo luogo dalle élites occidentali aumentando le spese in armamenti e rafforzando la Nato come strumento per portare la guerra offensiva su tutto il pianeta.

Per questo, nonostante le vittime e il dolore arrecato alle popolazioni ed il fallimento degli obiettivi dichiarati al suo inizio, la guerra viene continuamente alimentata con l’invio di nuove armi.

Per questo, non si arresta la corsa al riarmo e il rafforzamento di blocchi contrapposti che sono da sempre il preludio di guerre e che oggi portano dritto a una guerra mondiale nucleare.

Le potenze responsabili sono le stesse che continuano a fornire aiuti e armi a Israele e che, pur potendo, non fanno nulla per fermare il genocidio del popolo palestinese che accompagna l’invasione israeliana della striscia di Gaza.

Sono gli stessi potentati economici e governi che per massimizzare il profitto e le rendite favoriscono la speculazione delle multinazionali, della finanza e delle banche; continuano a sostenere produzioni inquinanti che stanno portando al punto di non ritorno la crisi climatica; insistono a produrre leggi che riducono i diritti e aumentano lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori, mentre lasciano che l’inflazione colpisca duramente i redditi dei ceti popolari.

Le forze politiche presenti in parlamento, e il Pd in particolare, si riconoscono nel blocco euroatlantico che spinge nella corsa alla guerra, e sono responsabili delle scelte e delle leggi che hanno depauperato il pubblico a vantaggio del privato, tagliato il welfare, impoverito, precarizzato e privato di diritti fondamentali il mondo del lavoro, i giovani e i pensionati.

Per questo, per la necessità di un’alternativa ai partiti esistenti, abbiamo salutato come una speranza la nascita di Unione Popolare, che nel nostro territorio, il nord-est milanese, ha avuto adesioni significative di persone, specie giovani, esterne ai soggetti promotori.

Abbiamo considerato Up come l’alternativa necessaria e, come abbiamo detto alle ultime elezioni regionali, uno spazio politico democratico, plurale, aperto e accogliente, per portare “i margini al centro”. Ci siamo molto impegnati per consolidare il nostro progetto nel territorio, come nel caso del grande attivismo espresso nella campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 Euro l’ora.

Ma i continui rinvii del percorso costituente a partire dal luglio ‘22, e i ritardi nella costruzione delle assemblee territoriali, stanno progressivamente dissipando il prezioso coinvolgimento di tantissime persone arrivato durante le elezioni politiche.

Si rafforza infatti sempre più, tra i tanti e le tante che hanno creduto nel progetto di Up, la preoccupazione sul rischio di un suo dissolvimento, proprio mentre la situazione politica e sociale italiana e internazionale renderebbe indispensabile la sua crescita.

Anche la costruzione di una lista solo per la pace, alternativa al blocco guerrafondaio euroatlantico, che parla di pace mentre promuove la guerra in Ucraina e nel mondo, e non chiede nemmeno il cessate il fuoco in Palestina, richiede un ruolo riconosciuto e riconoscibile di Up in un percorso plurale in cui sia data pari dignità a tutti gli apporti.

Per tutti questi motivi non possiamo permetterci di sprecare altro tempo! Chiediamo pertanto al coordinamento nazionale di Up di lanciare subito il percorso costituente per arrivare all’assemblea nazionale entro e non oltre il mese di gennaio. Il tempo è ora!

Coordinamento di Unione Popolare Adda – Martesana